Il  6 febbraio 2022, circa 50 città di tutto il mondo, tra cui Messina, si sono riunite per commemorare le vittime della migrazione. E’ stata scelta una data specifica per la realizzazione di questo giorno: la strage di Tarajal del 2014, avvenuta proprio il 6 febbraio di quell’anno. Giorno in cui la polizia di frontiera spagnola ha massacrato almeno 15 persone che cercavano di valicare il confine verso l’enclave spagnola di Ceuta. Questo evento è stato promosso da “La Tenda della Pace” e da “Le Veglie contro le morti in Mare”. Un incontro che ha visto come protagonisti una parte dei cittadini interessati all’argomento e che ha incuriosito alcuni passanti già presenti presso la Passeggiata a Mare. CommemorAction è la rete che ha reso possibile la programmazione nei pressi tante realtà cittadine sparse per il globo intero.

La Passeggiata a Mare è diventata spazio simbolico che ci ha permesso di ricordare le persone scomparse negli abissi del Mar Mediterraneo. Una memoria necessaria per denunciare l’orrore imposto da chi lucra sulla vita di queste persone, alla ricerca di un’ancora di salvezza. La prima parte dell’evento è stata organizzata dal Circolo Arci Thomas Sankara che ha proposto “Fortress Europe – Nei panni di un harraga” un gioco di ruolo dal vivo simile al noto ”Gioco dell’ Oca”. In questo frangente i ragazzi e le ragazze dell’Agesci hanno impersonato le storie di decine di migliaia di migranti durante la loro Odissea. Dal luogo di provenienza al deserto, dalla Libia alle frontiere europee. Il tutto, pregno di dettagli importanti che hanno minuziosamente spiegato le tappe di questo pellegrinaggio di fortuna.

Subito dopo lo svolgimento del  ”gioco commemorativo”, è stata consegnata una foto da indossare al collo, a chiunque avesse voluto partecipare, per marciare in cerchio. Ogni foto raffigurava un ragazzo o una ragazza morti durante il tentativo di attraversamento del Mediterraneo, rappresentato con un rosso sanguineo e con delle maschere, ad indicare i ”desaparecidos” di questo periodo storico. Alcune di queste foto avevano anche membri della famiglia, che non potranno più avere loro notizie. 

Successivamente alla marcia ci sono stati degli interventi da parte di: Mariella Urzì (Piccola Comunità Nuovi Orizzonti), Carmen Cordaro e Patrizia Maiorana (Circolo ARCI Thomas Sankara), Teresa Frisone (Le Veglie contro le morti in Mare), Daniele Caliri (Agesci Zona dello Stretto), intenti a sottolineare l’importanza dell’impegno a non essere indifferenti, per sostenere la libertà di circolazione, per condannare questi soprusi nei confronti dell’essere umano. In conclusione, sono stati gettati dei fiori in mare per ricordare, nuovamente, i morti di queste traghettate; morti che aumentano di giorno in giorno, di viaggio in viaggio.

L’evento in questione ha ricevuto il sostegno di un folto gruppo di associazioni, enti ed organizzazioni: Abarekà Nandree OdV, AGESCI Messina 3, AGESCI Messina 13, AGESCI Zona dello Stretto (Settore Giustizia Pace e NonViolenza), ANPI Sezione Aldo Natoli, Anymore Onlus, Cambiamo Messina dal Basso, Circolo ARCI Thomas Sankara, Circolo Impastato PRC Messina, Italia Nostra, Piccola Comunità Nuovi Orizzonti, SAE, Una Famiglia per amico.