ScopriAMO il Burkina FasoStoria, Lingua e Cultura

Contesto Storico

Nella storia antica dell’Africa si sente tante volte parlare del grande Regno del Ghana, la cui estensione territoriale superava di gran lunga i confini dell’odierna nazione. Nelle terre dell’attuale Ghana, il cui nome in epoca coloniale era Costa d’Oro, un tempo sorgeva il regno di Asante. Anche noto come regno degli Ashanti, si tratta di un impero dalla fortissima identità culturale, caratterizzato dalla tradizione musicale delle percussioni e dall’abbigliamento Kente. Il regno di Asante si forma agli inizi del ‘700. Il leader Osei Totu conquista la zona afrikaans e crea un potere e un’economia centralizzati. Il simbolo del potere e del capofamiglia era una sedia d’oro. Molti sono i redditi di Osei Totu derivati dallo sfruttamento dell’oro e dal commercio di schiavi nella tratta atlantica, uomini provenienti da regni tributari che vengono venduti agli europei. Importante anche la costruzione di un sistema di strade. Quello degli Ashanti fu un regno che gli Europei fecero molta fatica ad assimilare e comprendere, poiché dotato di una grande resistenza culturale. L’antica bellezza degli Ashanti è stata più volte strumentalizzata dai testi accademici per cercare di definire l’archetipo della società africana matrilineare, mossa errata e pericolosa poiché la ricerca di un archetipo porta il più delle volte alla creazione di uno stereotipo. Ancora oggi la sedia d’oro rappresenta un simbolo fondamentale della storia del Ghana.

Lingua

La lingua ufficiale è l’inglese, utilizzata dal governo e negli affari, ma anche le lingue indigene Twi degli Ashanti, le lingue Fante, Frafra, Dangme, Ga, Dagbani, Mampruli, Gonja e Ewe sono riconosciute come lingue ufficiali del Ghana e, per tanto insegnate nelle scuole delle rispettive aree.

Nonostante non abbia ricevuto lo status di lingua ufficiale, l’Haussa (lingua franca) è parlata dai musulmani ghanesi che rappresentano il 16% ca. della popolazione.

In totale le lingue locali parlate nel Paese sono 47 e la maggior parte dei ghanesi ne parla almeno una, oltre l’inglese. Le lingue native sono suddivise in due categorie appartenenti entrambe alla famiglia delle lingue Niger-Congo: Kwa, a sud del fiume Volta e Gur, a nord del Ghana. Le prime sono parlate dal 75% della popolazione e comprendono Akan, GaDangme e Ewe; mentre delle seconde fanno parte Gurma, Grusi e Dangbani

Cucina

La cucina ghanese risente molto della tradizione e della cultura autoctona. I piatti tipici del Paese sono caratterizzati dalla semplicità e dal sapore intenso. In generale per la preparazione dei piatti ghanesi  vengono impiegate molte spezie: peperoncino di cayenna, curry, aglio, cipolle. Alla base della cucina ghanese troviamo i cereali: mais e riso, coltivati a sud; miglio e sorgo coltivati al nord. Sulle tavole poi, non possono mancare manioca e igname, patata africana dal sapore leggermente più dolce di quella occidentale.

Quando si parla del Ghana non si può non pensare al cacao: il Paese, infatti è il secondo maggior produttore mondiale e garantisce il 20% del miglior cacao alle industrie cioccolatiere e dolciarie. Nonostante ciò, i dolci prodotti e consumati all’interno del Paese non comprendono il cioccolato. Particolarmente importanti sono i piatti unici, sotto forma di zuppe dense arricchite con vari ingredienti (arachidi, pesce, uova, foglie di fagioli e forowe – pesce fermentato con pomodori). Tra le verdure più consumate troviamo spinaci, gombo, melanzane, patate dolci e fagioli.

Una delle ricette più gustose è il pollo speziato con arachidi e aromatizzato con cumino, cannella e peperoncino che si serve con un contorno di banane fatte dorare in padella.

La carne, segno di ricchezza, viene mangiata raramente. Le carini sono molto saporite e di solito vengono affumicate e abbinate a fagioli neri e bacon. In Ghana è più facile trovare piatti a base di pesce.

Tra le specialità troviamo il riso jollof (simile alla paella). Si tratta di riso cotto in brodo di carne, arricchito da pollo o polpette, pomodoro, cipolla e peperoncino. Come avviene per la paella, se ne trovano diverse “versioni” a seconda dei periodi dell’anno e delle zone del Paese. Vi è poi il kyemgbuma (granchi con pasta di cassava, carne e patate) e il gari (preparato con uova, cipolle, gamberetti essiccati e pomodori, accompagnato da farina di manioca non raffinata). 

Alimento fondamentale è il fufu, palline di un composto semi-solido e appiccicoso (simile al purè) contenente diversi ingredienti (cassava, igname, platano o manioca cotti), a seconda dell’area geografica in cui viene preparato. Per cucinarlo, seguendo il metodo tradizionale, è necessario tagliare a pezzi e lavorare in un grande mortaio delle banane da cottura insieme alla manioca (quantitativo doppio rispetto alle banane). Una volta ottenuto un composto omogeneo, lo si fa cuocere per quindici minuti fino ad ottenere una consistenza dura. Infine, viene diviso in più porzioni piccole e servito con pesce, zuppe e salse. Il nome di questo piatto deriverebbe dal suono dell’aria che esce mentre si impasta. 

Lungo le strade è possibile che venga offerto un piatto a base di eglefino, pesce simile al merluzzo di colore grigio argenteo e il kelewele, tipico dessert molto speziato a base di platano fritto che lascia un retrogusto zuccherino e tostato in quanto è condito con peperoncino e zenzero. E’ inoltre possibile provare l’askenkee, una bevanda fresca, bianca analcolica fatta con il grano. 

La bevanda più consumata nel nord del Paese è il pito una birra di miglio o sorgo. Al sud preferiscono il vino di palma.   Questa pianta, in Ghana viene utilizzata ogni sua parte: il vino è ricavato dal suo tronco; con il suo frutto si produce un sapone; l’olio è usato sia per  scopi alimentari sia per curare la vista.

La plantaine (banana da legume), molto apprezzato nel Paese, può essere consumata in due diversi modi: quella verde come pane da intingere, in particolare quando si prepara un sugo di carne e spinaci; quella gialla, invece, viene tagliata e fritta per poi essere servita con del riso.

Ricetta del Pesce Fritto

Ingredienti: 

  • 4 pesci da porzione oppure 2 se sono più grandi, visto che da noi non si trova la tilapia o altri pesci “esotici” potete prendere dei pesci locali, ma preferite quelli a carne bianca ed abbastanza soda;
  • 3 cucchiai di zenzero pelato e tritato finemente;
  • 2 peperoncini rossi piccanti freschi ridotti in pasta;
  • 1 cucchiaino di sale fino;
  • olio per friggere, di arachide per esempio oppure di oliva dal gusto non troppo pronunciato.

Procedimento:

  • Squamate i pesci usando l’apposito squamatore, eviscerateli, eliminate le branchie, e tagliate le code e le pinne; ed infine lavateli ed asciugateli.
  • Deponete i pesci su un tagliere e con un coltello tagliente fate dei tagli diagonali profondi 1,5 cm. circa sui fianchi.
  • Mescolate in una ciotolina lo zenzero, il peperoncino e il sale ottenendo una pasta. Mettete un po’ di questa pasta nei tagli e spalmate il resto sopra i pesci.  
  • Fate scaldare l’olio in una padella profonda e friggeteci i pesci fino a quando saranno dorati e croccanti; attenzione a non cuocerli troppo. Toglieteli dalla padella, scolateli e serviteli subito ben caldi.

Festival e celebrazioni

Nel mese di ottobre in Ghana si celebra il Millet Festival (Festival del Miglio) e l’Akwasidae, caratterizzati da danze frenetiche e ritmi forsennati che fanno esplodere i villaggi di gioia, colori e suoni.

Il primo consiste in sette giorni di celebrazioni religiose e sociali con le quali il popolo rinnova amicizie, unità, solidarietà ed esprime la propria gratitudine a Dio per le benedizioni ricevute (raccolto abbondante, buona salute e protezione). Fino al 1940, erano solo i sacerdoti a celebrare il Festival di Ngmayem; con il re Konor Oklemekuku nene Azu Mate Kole II, il Festival assunse l’aspetto che ha oggi: quello di una festa comune per promuovere la solidarietà e l’unità tra i popoli. 

Inoltre, oggi il Festival è visto come un’opportunità per i giovani per conoscere meglio la propria cultura, creare amicizie e incontrare (scegliere) il/la futuro/a sposo/a. 

Il Festival ha inizio quando i Krobo (popolo della Regione del Volta, famoso per la produzione di perline, le quali sono chiamate, a loro volta, proprio col nome “kobo”) si riuniscono intorno ai loro capi, vestiti al meglio per l’occasione con gli abiti da cerimonia più belli e i loro paramenti migliori. I capi sono accompagnati dalla loro corte, insieme alla quale sfilano sulle note movimentate delle percussioni (tam tam).

L’Akwasidae è una cerimonia Ashanti che ha luogo a Kumasi, all’interno del Palazzo Reale. Sotto un ombrello fatto di panni colorati, siede il Re con indosso abiti dai tessuti vivaci e antichi gioielli raffiguranti le maschere in oro Ashanti. Davanti al re si apre un lungo corridoio formato da portatori di spade, dai custodi di coltelli rituali, dai guardiani armati di fucili ad avancarica e dai dignitari con ventagli di piume di struzzo. Accanto al monarca siedono anziani e consiglieri, riuniti sotto l’autorità del “portaparola”, il linguista regale che tiene in mano i simboli del potere ricoperti d’oro. 

A suon di tamburi e trombe d’avorio, i cortigiani offrono i loro doni e i griot (cantastorie) narrano la storia dinastica dei re ashanti. A questi si aggiungono delle danzatrici corpulente che, con i loro abiti di colore rosso sgargiante, si esibiscono in  balli tradizionali caratterizzati da movimenti delicati alternati a spostamenti frenetici da una parte all’altra della scena. Infine, prende parte alle celebrazioni anche la Regina Madre accompagnata dalla sua corte di sole donne.

Vi sono poi svariate feste in diversi periodi dell’anno. Il Festival di Bugum è di origine islamica e  si svolge all’inizio di gennaio e spesso si celebra con processioni e balli festivi accompagnati da vibranti tamburi. Si osserva principalmente nel nord del Ghana dove la popolazione è per lo più musulmana.

Edina Buronya è una festività celebrata dal popolo Elmina che si svolge ogni primo giovedì del nuovo anno. È essenzialmente una versione del Natale, una tradizione che risale all’occupazione olandese. Alcuni rituali eseguiti durante questo evento includono la pesca rituale, il drumming e la danza.
Il festival di Dzawuwu è celebrato daii ghanesi della regione di Agave ed è  un evento di ringraziamento caratterizzato da offerte agli dèi e danza tradizionale.
A marzo vi è poi il Gologo Festival, festeggiato dalle persone Talensi (Tong-Zug). Si ritiene che garantisca pioggia e un buon raccolto, e di solito prevede il sacrificio delle capre.
La celebrazione Willa del 27 aprile caratterizzato da rituali e tradizioni volte ad ottenere guida e protezione.
Vi è poi il rito di iniziazione Bobum, osservato nelle città Krobo Odumase e Somanya( a nord della capitale del Ghana). Durante questo rito si  celebrano le ragazze che diventano donne. Si tiene tipicamente in aprile e vede i membri femminili delle tribù ricoperti di bellissime perline.
L’ Aboakyir Festival è un festival di caccia di cervi nella zona centrale Ghana (Winneba). Durante questa celebrazione in maggio, due gruppi di guerrieri si battono per dimostrare il loro coraggio e la loro forza catturando un’antilope.
Non mancano festival culturali come l’ Environmental Film Festival che si tiene ogni anno ad Accra. Questo evento unico si svolge nei giardini botanici, che si trasformano in un luogo per proiezioni all’aperto. All’evento partecipano migliaia di film documentari. È volto all’intrattenimento e all’educazione, ma i temi variano ogni anno, anche se ruotano sempre intorno all’ambiente.
Il Bakkaue segna l’inizio della nuova stagione di pesca il primo martedì di luglio. Si tiene a Elmina ed è celebrato con una grande processione che comprende offerte, una regata e la presenza dei capi.
Ogni anno a maggio c’è Homowo, una celebrazione del raccolto dei Ga. Le persone locali offrono ai loro antenati dei piatti speciali prima di seminare le colture per garantire una stagione di successo.
Nel mese di settembre c’è Fetu-Afahye, una processione accompagnata da tamburi e balli che vuole ricordare il primo incontro dei visitatori coloniali con i Ghanaiani. Il festival è osservato nelle aree di Cape Coast.
Hogbetsotso è una festa colorata che si tiene nella città di Hinloga celebrata  ogni prima domenica di novembre con grandi incontri, canti e balli.

 

Musica

Il Ghana si caratterizza per avere molteplici generi musicali tradizionali e moderni. I suoni, infatti, variano a seconda del gruppo etnico e da regione a regione. Inoltre diversi sono anche i vari tipi di strumenti musicali impiegati nella produzione delle melodie: percussioni, violini, liuti, Goje e koloko (antenato africano del banjo americano). In particolare, il koloko veniva suonato per intrattenere e motivare i contadini durante il lavoro nei campi, così come nei rituali (funerali). 

Vi si trovano anche altri tipi di tamburo: Akan (“atumpan” in lingua akan, suonato dai Ga, Adangme, Ewa, Dogbani, Mamprusi e Gonja) e Kpanlogo (anche danza tipica del popolo Ga, divenuta famosa in tutto il Paese attorno al 1960). Infine, lo xilofono è molto usato nella musica asonko. 

Il genere musicale più conosciuto è sicuramente l’afro-jazz, creato dall’artista ghanese Kofi Ghanaba. 

Dal tardo Ottocento fino ai primi decenni del ventesimo secolo, si diffonde l’Highlife, un genere musicale che utilizza le strutture ritmiche e melodiche della tradizione musicale degli Akan, ma suonato con strumenti occidentali. Il principale interprete del suddetto genere musicale fu il ghanese E.T. Mensah. 

Nel 1990, poi prese vita un nuovo genere di musica che incorpora le influenze dell’highlife, dell’african-reggae, della dancehall e dell’hiphop. Questo “ibrido” prende il nome di Hiplife e tra i suoi interpreti di maggior spicco a livello internazionale vi sono: Rhian Benson, Kojo Antwi, Tinchy Stryder (pseudonimo di Kwasi Danquah) e Sarkodie.

Negli ultimi anni si è diffuso un nuovo genere, l’Azonto, che originariamente era una danza (conosciuta anche con il nome “Apaa” ovvero “lavorare”). Questo ballo tradizionale si compone di una serie di movimenti delle mani che imitano le diverse attività giornaliere (lavare, stirare, guidare, pregare, nuotare, …), divenuti col tempo sempre più complessi e articolati. 

Tra gli artisti più importanti ricordiamo: Fuse Odg e Tiffany. Altri cantanti famosi ghanesi sono Mack Porter e Ebo Taylor.

Danze

La performing arts e la danza ghanese hanno assunto nel tempo grande importanza come emblema del patrimonio culturale del paese. Le danze e la musica ghanesi sono infatti oggi conosciute in tutto il mondo. L’idea delle performing arts è nata in Ghana in gran parte per opera di scambi e influenze con l’Europa e l’America. Già dai primi anni ’60 le arti performative raggruppavano: danze rituali e tradizionali, teatro rituale, popolare e attivista; diverse forme di poesia e storytelling; e infine, musica e arti visuali.
Così come per i generi musicali anche le danze tradizionali ghanesi, previste per le più disparate occasioni (funerali, feste, adorazioni, narrazioni e funzioni religiose) variano a seconda del gruppo etnico e da regione a regione. 

Tra le tante, citiamo:

 

  • Bamaya: tipica dei Dagbani e ballata durante il periodo di raccolto dalle popolazioni del nord-ovest del Paese. Questa danza nasce da un’antica leggenda secondo la quale per porre fine a una terribile siccità, provocata dall’atteggiamento che gli uomini avevano nei confronti delle donne sottomesse, questi, travestiti da donne si sarebbero dovuti abbassare allo stesso livello cui le avevano costrette. Gli uomini si vestirono da donne anche perché si riteneva che gli dei ascoltassero maggiormente le preghiere di queste ultime. 
  • Adowa: tipica del popolo Ashanti, questa danza accompagnata da due tamburi atumpan viene anche detta la “danza dell’antilope” per i suoi movimenti graziosi ma allo stesso tempo complessi che ricordano i salti del suddetto animale. Sebbene, inizialmente era un ballo funebre, attualmente viene eseguito in occasione di feste importanti e riunioni sociali. 
  • Agbadza: danza del popolo Ewe che prevede l’esibizione di uomini e donne in perfetta sincronia accompagnati da percussioni, sonagli e gong. Tradizionalmente era una danza di guerra: veniva impiegata per addestrare i guerrieri e, al loro ritorno serviva per mostrare le azioni compiute durante la battaglia. Oggi si esegue in situazioni sociali e ricreative per celebrare la pace. 
  • Kpanlogo: danza del popolo Ga, spesso viene definita come la “danza dei giovani”. Nasce ad Accra (capitale ghanese) come musica di intrattenimento durante il periodo dell’Indipendenza. Attualmente viene eseguita per celebrare momenti significativi della vita, feste e manifestazioni politiche.
  • Klama: nome della musica e della danza associate ai riti della pubertà del popolo Krobo. I ballerini, con il capo pudicamente inclinato verso il basso eseguono piccoli passi. I movimenti aggraziati di mani e piedi servono a rivelare poco a poco la bellezza dei danzatori. A volte viene usata per fare proposte di matrimonio.
  • Atsiagbekor: è una versione moderna della danza di guerra Atamga (“ga” grande, “atam” giuramento) che veniva eseguita dai guerrieri Ewe (popolo ghanese)  per prestare giuramento prima di iniziare una battaglia. Oltre che per addestrarsi, i soldati la eseguivano per “darsi la carica”. Oggi è invece impiegata per intrattenere il pubblico durante gli incontri sociali e gli eventi culturali.
  • Atsia (in lingua Ewe vuol dire stile/esibizione): eseguita per lo più da donne, questa danza si compone di movimenti stilistici coordinati al ritmo della percussione principale. Ogni movimento, sincronizzato con il tamburo cd. maestro, ha un preciso schema ritmico.  
  • Bɔbɔɔbɔ (pronunciato “borborbor”): viene praticato nella zone centrale e settentrionale della Regione del Volta dalla gente di lingua Ewe. Questa danza (in origine “Akpese”) potrebbe essere stata inventata da Francis Kojo Nuadro, un ex poliziotto che rientrato a Kpando (zona d’origine della danza), organizzò un gruppo di ballo tra la metà e la fine degli anni 40. Questa danza trova le sue radici nella musica popolare “highlife” e raggiunse la sua popolarità tra il 1950 e il 1960 grazie al suo impiego durante le manifestazioni politiche e alla originalità dei suoi movimenti (lascia infatti ampio spazio alla libera espressione dei ballerini).

 

Generalmente viene eseguita durante i funerali e in altre occasioni sociali; e prevede che gli uomini cantino e ballino al centro, mentre le donne si esibiscono in cerchio intorno a loro. 

Esistono due versioni: la lenta (“Akpese”) e la veloce (“Bɔbɔɔbɔ”). La prima proviene da Hohoe, la seconda dalla zona di Kpando. Lolobi-Kumasi è famoso per aver creato una particolare versione veloce della versione lenta.  

 

  • Agahu: è una danza creata dalla gente di lingua Egun della città di Ketonu, oggi Benin. Da lì si è esteso alla zona di Badagry (Nigeria), da dove i pescatori Ewe lì emigrati lo esportarono in Ghana, dopo averlo ascoltato e adattato. Per ballarlo occorre formare due cerchi: gli uomini fermi a braccia aperte, piegano un ginocchio in avanti per far sedere le donne, che avanzano lungo tutto il cerchio fino ad arrivare al loro partner originale.

 

Per gli amanti dello sport

Il calcio è diffusissimo nel Paese. Nei primi anni 90 venne creata da una generazione di calciatori nati negli anni 70 una delle nazionali giovanili più forti del mondo, i “Black Starlets”. Questa squadra ottenne grandi risultati: vinsero i Mondiali under-17 del 1990 in Italia, si classificarono terzi alle Olimpiadi del 1992 e secondi nei Mondiali under-20 del 1993. Il regista Christoph Weber girò un film proprio su questa squadra dal titolo “Black Starlets – Der Traum vom grossen Fussball” (Il sogno di una grande calcio). 

Nel Mondiale under-17 del 1995 una seconda generazione vinse il campionato ma l’evento fu meno eclatante rispetto al precedente. 

La nazionale di calcio ghanese si è qualificata ai Mondiali del 2006, rivelandosi la vera sorpresa di quei mondiali: è riuscita a qualificarsi agli ottavi di finale battendo gli USA e la Repubblica Ceca. Nel 2010 si è qualificata ai quarti di finale della coppa del mondo FIFA in Sudafrica battendo gli USA.

Ha vinto per ben quattro volte la Coppa d’Africa e Asamoah Gyan è il capocannoniere con 51 reti.

Nel 2009 la nazionale under-20 ha vinto il campionato mondiale di categoria.

In Ghana esistono più squadre di calcio, tra le quali citiamo la Accra Hearts of Oak Sporting Club e Asante Kotoko

Tra i calciatori ghanesi ricordiamo Abedi Pelé (ritenuto il più grande calciatore ghanese della storia), Sulley Muntari, Kevin Prince Boateng, Jérôme Boateng, Kwadwo Asamoah e Emmanuel Agyemang-Badu.

Il Ghana è inoltre il luogo di nascita del wrestler WWE Kofi Kingston (nato Kofi Sarkodie-Mensah) che lotta per il roster di SmackDown ed è l’attuale detentore del WWE Championship.

Patrimonio UNESCO

In Ghana sono presenti ben due siti patrimonio dell’Unesco:

  1. Edifici tradizionali Asante (1980)
    Si tratta di abitazioni tradizionali, definite dimore di uomini e dei.
  2. Forti e castelli delle Regioni del Volta, Grande Accra, Centrale e Occidentale (1979)
    Insieme di fortificazioni che si trovavano lungo la Costa d’Oro, nell’odierno Ghana.. Questi edifici vennero costruiti in stile occidentale soprattutto in periodo coloniale da portoghesi, olandesi e britannici.

Altre meraviglie da scoprire

In Ghana è possibile visitare ben tre parchi nazionali: di Kakum, di Mole e di Nini-Suhien:

  1. Il Parco Nazionale di Kakum è uno dei più grandi parchi naturali attrezzati del Paese. Si trova nella Regione Centrale, vicino alla sua capitale Cape Coast. Copre un’area di foresta pluviale di oltre 350 km2. Nel parco è possibile praticare birdwatching, campeggiare e fare diverse escursioni a piedi (principale attrazione è l’Ebony Trail, un percorso di 350 m ca. costituito da ponti di corda sospesi dai quali si ha una splendida e inusuale visione del parco) oltre che a vedere numerosi animali: il parco ospita 40 specie di grandi mammiferi (facoceri, elefanti, bongo, scoiattoli volanti, leopardi e scimmie), più di 275 specie di uccelli, numerosi rettili, anfibi e invertebrati (tra cui circa 250 specie di farfalle).
  2. Il Parco Nazionale di Mole si trova nella regione settentrionale del Ghana, vicino a Tamale (terzo centro urbano per densità di popolazione) ed è il più grande del Paese. Quest’area comprende sia savana che zona riparia. Qui è possibile vedere ben 94 specie di mammiferi, tra cui l’elefante africano di savana (circa 600 esemplari presenti nel parco), il kob, l’antilope roana e quella d’acqua, l’alcefalo, babbuini e altri primati. Tra i predatori è possibile osservare i leoni, i leopardi, le iene macchiate, i caracal, le genette, le civette africane, le manguste e gli oritteropi. Infine, numerose sono anche le diverse specie di uccelli (oltre 300), di anfibi e di rettili ospitati nel parco.
  3. Il Parco Nazionale Nini-Suhien prende il nome dai due fiumi Nini, che ne delimita l’area a nord e Suhien che, invece attraversa il Parco. Si trova nella zona sudoccidentale del Ghana, vicino al confine con la Costa d’Avorio. Fa parte della Ankasa Conservation Area.

Qui è possibile vedere 43 specie di mammiferi, tra cui l’elefante africano della foresta, il bongo, il cefalo dal dorso giallo; e 10 specie di primati, tra le quali lo scimpanzè dell’Africa occidentale e il cercopiteco diana. Vista poi la densa rete di corsi d’acqua, il Parco ospita numerosi rettili, come l’osteolemo (o coccodrillo nano). 

Altri luoghi del Ghana che attirano un forte interesse da parte dei turisti di tutto il mondo (in particolare europei e americani) sono: il Villaggio di palafitte (Nzulezu), la Moschea di fango (Larabanga), la Cattedrale di Navrongo, le spiagge di Busua e Kokrobite, il castello di Cape Coast (mastodontica fortezza costruita per il commercio degli schiavi), gli Insediamenti Tallensi (Tenzug) e l’Itinerario del pellegrinaggio commerciale del Ghana nord-occidentale.

 

Introduzione storica a cura di Francesco Scannavini 
Articolo di Caterina D’Onofrio e Marta Previtali

 

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